05 marzo 2010

i-Memo: tutte le password a portata di "dito”

imemolog

Di pin o password ne serve una per controllare la mail, una per il prelievo bancomat, un’altra per gli acquisti on line o per consultare data-base e impostare il proprio antifurto di casa, o ancora per creare il proprio profilo su Facebook e prenotare una vacanza, ecc. Si calcola che chi svolge un lavoro impiegatizio, in qualsiasi parte del mondo gestisce, in media tra le trenta e le quaranta password. 

E se all’improvviso si perdessero tutte le password? … Si avrebbe la  brutta sensazione di non esistere più! Custodi della nostra stessa esistenza nella rete e su ogni tipo di tecnologia che includa microchip, le password si moltiplicano in una quotidianità che richiede un uso sempre più frequente di codici e chiavi digitali.
Identità, diritto di accesso e privacy vanno protetti ma come fare se abbiamo a disposizione la nostra sola memoria o una quantità di foglietti e appunti che sembrano introvabili proprio quando servono? O il nostro cellulare, dove confusi tra i numeri di telefono rischiano di essere “scoperti” o rubati con molta facilità?
Peggio della dimenticanza si rivelano, poi, alcune soluzioni (mnemoniche) che ci sembrano geniali ma in realtà lo sono sembrate ad altri milioni di utenti. Sono il 10% degli utenti in rete che, credendo di essere gli unici ad averci pensato, usano come password “12345678”, oppure il proprio nome seguito dall’anno di nascita o quello dei propri figli.
Gli esperti suggeriscono  regole minime di sicurezza: a) lunghezza minima di 8 caratteri b) usare password diverse per le diverse applicazioni c) usare diversi tipi di caratteri: maiuscole e minuscole, numeri, simboli, ecc. d) non riutilizzare la stessa password e cambiarla almeno ogni tre mesi. La sola nostra memoria non può essere sufficiente.
Ma la soluzione c’è ed è diventata “a portata di mano” grazie ad un dispositivo elettronico di appena 88 per 55 millimetri, portatile e autonomo. Si chiama I-Memo, vi si possono memorizzare in qualsiasi momento codici complessi e diversissimi, sfuggendo al pericolo della prevedibilità e della attaccabilità ed altrettanto facilmente si possono consultare ogni volta che serve. Per attivarlo non serve inserire una password ma basta il riconoscimento della propria impronta digitale che permette in meno di un secondo l’accesso ai dati personali.
Primo sul mercato, nel suo genere, e completamente made in Italy, I-Memo è stato  progettato e realizzato dalla società MensTecnica, start-up di ricerca e sviluppo fondata da cinque giovani ricercatori.
Più piccolo di un cellulare, si candida a diventare “prolungamento della nostra memoria” grazie al sensore biometrico per il riconoscimento dell’impronta che lo rende unico come noi e sicuro agli attacchi. Attraverso la tastiera virtuale interna, si possono inserire fino a 2000 schede con pin, userid, password, codici e dati sensibili.
Ogni scheda può contenere fino a 400 caratteri, perché spesso non ci sono solo la userId e la password da ricordare, per esempio c’è la domanda (e relativa risposta) di sicurezza richiesta sempre più spesso dalle registrazioni on line, destinata a ricomparire inaspettatamente quando è ormai già dimenticata. Inoltre, alle schede si possono associare altre annotazioni riservate connesse alle password e al servizio: operazioni di home banking, ordini on-line, scadenze, ecc.
Sviluppato dai ricercatori di MensTecnica anche il software per gestire i dati sul proprio PC e trasferirli su I-Memo (e viceversa) grazie alla porta USB di cui è dotato, in questo modo la creazione e le modifiche del proprio database diventano ancora più semplici e veloci.
Sono già in circolazione 40 prototipi di I-Memo. Il lancio del prodotto definitivo è previsto entro marzo 2010 al costo di 144,00 euro ma è già possibile prenotarlo sin da ora attraverso il sito www.menstecnica.com  o all’indirizzo e-mail: info@menstecnica.com

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